Hansjörg Albrecht dirige l'8 gennaio
il Concerto straordinario d'inaugurazione

Il maestro Hansjörg Albrecht
photo Priamo Tolu

 

Hansjörg Albrecht dirige i complessi stabili in Mozart e Bruckner
nel Concerto straordinario d'inaugurazione, sabato 8 gennaio alle 19, 
della Stagione concertistica 2022

Sabato 8 gennaio alle 19 è in programma il Concerto straordinario d'inaugurazione della Stagione concertistica 2022 del Teatro Lirico di Cagliari che viene proposto in un'unica, imperdibile, serata fuori abbonamento.

Ad Hansjörg Albrecht (Freiberg/Sassonia, 1972), direttore d'orchestra, organista, clavicembalista e direttore artistico del Münchner-Bach Chor Orchester che ritorna a Cagliari, con successo, ogni anno, spetta il compito di dirigere Orchestra e Coro del Teatro Lirico.

In qualità di voci soliste si esibiscono Valentina Farcas (soprano), Christina Daletska (mezzosoprano), Patrick Grahl (tenore), Matthias Winckhler (basso), mentre il maestro del coro è Giovanni Andreoli.

Il programma musicale prevede l'esecuzione di: Krönung-Messe (Messa dell'Incoronazione) in Do maggiore per soli, coro e orchestra K 317 di Wolfgang Amadeus Mozart; Prima Sinfonia in do minore WAB 101 di Anton Bruckner.

Composta a Salisburgo il 23 marzo 1779 ed eseguita, per la prima volta, il 20 giugno dello stesso anno al Santuario di Maria am Plain di Salisburgo, la Messa dell'Incoronazione di Wolfgang Amadeus Mozart (Salisburgo, 1756 - Vienna, 1791) si ritiene possa essere rivolta alle tradizionali feste per l'anniversario dell'incoronazione di un'immagine della Vergine ritenuta miracolosa che si venerava, appunto, a Maria am Plain nei pressi di Salisburgo e che, secondo la tradizione, aveva salvato la città nel 1744 dagli orrori della guerra. 
L'ultima esecuzione al Teatro Lirico di Cagliari risale al novembre 1999 con la magistrale direzione di Ton Koopman, solisti quali Mechthild Bach, Claudia Schubert, Max Ciolek e Klaus Mertens e l'indimenticato Paolo Vero maestro del coro. 
La Prima Sinfonia di Anton Bruckner (Ansfelden, 1824 - Vienna, 1896) viene composta tra il maggio 1865 e il luglio 1866 e viene eseguita il 9 gennaio 1868 a Linz diretta dallo stesso autore che, nel 1890-1891, rimise le mani sulla partitura, dedicandola all'Università di Vienna. Nonostante sia ben visibile all'ascolto l'influenza di Beethoven, Schubert e soprattutto di Wagner, a prevalere sono senz'altro i caratteri della inventio compositiva di Bruckner e dei suoi travolgenti crescendo che, sia nel primo che nel quarto movimento della sinfonia, "investono" letteralmente l'ascoltatore.
L'ultima esecuzione a Cagliari risale all'aprile 1987 all'Auditorium del Conservatorio con la direzione di Emilio Pomarico.

Lo spettacolo ha una durata complessiva di 90 minuti circa, compreso l'intervallo. 

Prezzo posto unico numerato: € 15.

La Biglietteria del Teatro Lirico di Cagliari

 

Gli interpreti

 

Hansjörg Albrecht - Direttore 
Direttore e organista, instancabile ricercatore e sperimentatore musicale, si è conquistato una vasta eco internazionale per i suoi progetti che spaziano dal repertorio barocco al contemporaneo e per le sue straordinarie trascrizioni organistiche delle Sinfonie di Anton Bruckner. È direttore artistico del Münchner Bach Chor & Orchester (il leggendario Coro fondato nel 1954 da Karl Richter) e docente al Mozarteum di Salisburgo. Dirige inoltre regolarmente il Bach Collegium München e il C.P.E.-Bach-Chor Hamburg. Insieme a Ton Koopmann, Mazaaki Suzuki, Martin Haselböck e Wayne Marshall, Hansjörg Albrecht è uno dei pochi artisti regolarmente presenti a livello internazionale sia come direttore che come organista e clavicembalista. Nato a Freiberg (Sassonia), ha ricevuto la prima educazione musicale al Kreuzchor di Dresda. Ha studiato direzione d'orchestra e organo ad Amburgo, Lione e Colonia. Una collaborazione molto intensa si è sviluppata con il cantante e direttore Peter Schreier, del quale è stato assistente, organista e cembalista. Hansjörg Albrecht ha collaborato con la Prager Philharmonie, Bayerisches Staatsorchester, Münchner Rundfunkorchester, Hamburger e Münchner Symphoniker, Moskauer Barock-orchester, Bach Collegium Stuttgart, Staatskapelle Weimar, le filarmoniche di Ljubljana e di Brema, il Bachischen Collegium Musicum di Lipsia, la Slovenian Philharmonic Orchestra. Numerose le sue presenze in Italia con il Münchener Bach Chor & Orchester (Johannes Passion e Matthäus Passion) nei teatri di Pisa, Pordenone, Reggio Emilia; nel 2021 in Cattedrale a Pisa al Festival "Anima Mundi" (Messa e Magnificat di Schubert). Ha diretto inoltre l'Orchestra Sinfonica della RAI di Torino, l'Orchestra Haydn di Trento Bolzano, l'Orchestra Regionale Toscana, l'Orchestra Sinfonica Siciliana e quelle dei teatri di Cagliari, Napoli, Bologna e Bari. Si segnala la sua presenza sul podio dell'Orchestra Filarmonica Slovena alle "Mahler Musikwochen" di Dobbiaco con la Seconda Sinfonia di Mahler, concerto replicato a Lubljiana e a Bressanone nel 2019. Tra gli impegni attuali vanno citati i recital a Vienna e Berlino, i concerti nel Duomo di Vienna, nelle cattedrali di Saint-Eustache di Parigi, Chartres, Westminster, il Gewandhaus di Leipzig, le sale Čajkovskij e Rachmaninov di Mosca. Dal 2006 un contratto esclusivo lega Hansjörg Albrecht all'etichetta OehmsClassics. Nel 2013 è stato nominato per il Grammy Award nella categoria "Best Classical Instrumental Solo" con l'incisione The Planets di Gustav Holst. L'ultima incisione Der Ring ohne Worte del 2017 è stata in lista come migliore registrazione per il "Preis der Deutschen Schallplattenkritik".

Giovanni Andreoli - Maestro del coro 
Originario di Brescia, studia pianoforte, composizione, flauto, percussioni, musica corale e direzione di coro. Inizia molto giovane l'attività in teatro, dapprima come maestro suggeritore, poi come maestro di sala e quindi come responsabile della preparazione musicale delle compagnie di canto. Già maestro sostituto in importanti teatri italiani e festival lirici, tra cui Rossini Opera Festival di Pesaro, Maggio Musicale Fiorentino e Festival Puccini di Torre del Lago, è stato Maestro del coro in importanti istituzioni musicali italiane fra cui: Rai di Milano, Teatro La Fenice di Venezia, Teatro Carlo Felice di Genova, Arena di Verona. Durante la sua carriera collabora assiduamente con la Biennale Musica di Venezia, curando la preparazione di composizioni, presentate in prima mondiale, di autori contemporanei come Adriano Guarnieri, Luis De Pablo, Aldo Clementi, Giacomo Manzoni e Luigi Nono. Negli anni 1997-1998 viene invitato al Teatro Municipal de São Paulo (Brasile), dove dirige Messa dell'Incoronazione di Mozart, Nelson Messe di Haydn e Petite Messe solennelle di Rossini; a Rejkjavik per dirigere L'elisir d'amore di Donizetti, al Festival di Orvieto con i complessi del Teatro La Fenice di Venezia per l'esecuzione della Via Crucis di Liszt e a Granada, sempre con La Fenice di Venezia, per Carmina Burana di Orff. È stato invitato, dal Festival Klangbogen Wien, a dirigere Otello di Rossini al Theater an der Wien con l'Orchestra Sinfonica di Varsavia. Dopo l'impegno come Maestro del coro alla Fenice di Venezia (1994-2001), è stato: Direttore artistico del Teatro Grande di Brescia (1994-2005); Maestro del coro al Teatro Carlo Felice di Genova (2001-2004); Maestro Titular del Coro al Teatro Nacional São Carlos di Lisbona (2004-2008); Direttore Principale della Orquestra Sinfonica da Op- Companhia Portuguesa de Opera (2004-2008); Maestro del coro alla Fondazione Arena di Verona (2010-2011); Maestro Titular del Coro al Teatro São Carlos di Lisbona (2011-luglio 2020).

Coro del Teatro Lirico di Cagliari 
Protagonista di un'importante attività che, a partire dal dopoguerra, lo ha portato ad eseguire oltre cento titoli di lirica, si qualifica anche per la capacità di affrontare il repertorio sinfonico. Ha avuto tra i suoi direttori Bonaventura Somma, Roberto Benaglio, Giorgio Kirschner e, in anni recenti, è stato diretto dal 1997 al gennaio 2005 da Paolo Vero, dal giugno 2005 al dicembre 2007 da Andrea Faidutti, dal gennaio 2008 al dicembre 2011 da Fulvio Fogliazza, dal gennaio 2012 al novembre 2014 da Marco Faelli, dal dicembre 2014 al luglio 2017 da Gaetano Mastroiaco, dal settembre 2017 al settembre 2020 da Donato Sivo e dal settembre 2020 da Giovanni Andreoli. La disponibilità e la capacità di interpretare lavori di epoche e stili diversi in lingua originale sono caratteristiche che lo hanno reso tra le compagini più duttili ed apprezzate da direttori d'orchestra e registi. Il complesso ha avuto particolare cura per le opere di compositori del Novecento, tra cui Le Roi David di Honegger, Stabat Mater di Poulenc, Assassinio nella cattedrale di Pizzetti, Sinfonia di Salmi di Stravinskij, Coro di morti di Petrassi, La visita meravigliosa di Rota, Stabat Mater di Szymanowski. Tra le interpretazioni delle ultime stagioni hanno particolare rilievo il Te Deum di Berlioz con la direzione di Gabor Ötvös, la Seconda Sinfonia di Mahler con Alun Francis, il Requiem e la Messa dell'Incoronazione di Mozart con Ton Koopman, il Requiem di Cherubini diretto da Frans Brüggen, il Requiem tedesco di Brahms e La Creazione di Haydn con Gérard Korsten, la Passione secondo Giovanni e la Passione secondo Matteo di Bach con Peter Schreier, le opere Sebastian, tratta da Le martyre de Saint-Sébastien di Debussy (prima produzione italiana), con la direzione di Georges Prêtre, Čerevički di Čajkovskij diretta da Gennadi Rozhdestvensky. Negli anni scorsi ha collaborato con registi quali Dario Fo, Beni Montresor, Stefano Vizioli, Lorenzo Mariani, Filippo Crivelli, Luca Ronconi, Hennings Brockhaus, Alberto Fassini, Denis Krief, José Carlos Plaza, Stephen Medcalf, Pier Luigi Pizzi, Graham Vick. Sotto la guida di Lorin Maazel ha eseguito con successo la Nona Sinfonia di Beethoven nel 1999, e l'anno successivo in un'apprezzata versione multimediale. Nel 2002 il Coro, insieme all'Orchestra del Teatro Lirico, ha rappresentato l'Italia nell'ambito della rassegna Italienische Nacht, organizzata dalla Bayerischer Rundfunk al Gasteig di Monaco di Baviera e trasmessa in diretta dalla radio bavarese. Particolarmente apprezzate sono state, inoltre, le esecuzioni della Liturgia di San Giovanni Crisostomo di Čajkovskij e il Vespro in memoria di S. Smolenskij di Rachmaninov. Nel giugno 2003 ha eseguito, con la New York Philharmonic diretta da Lorin Maazel, brani da Porgy and Bess di Gershwin. Per la casa discografica Dynamic ha inciso Die Feen di Wagner, Dalibor di Smetana, (premiate, rispettivamente, da "Musica e Dischi" quale miglior disco operistico italiano del 1997, e da "Opéra International" col "Timbre de Platine" - gennaio 2001), Čerevički di Čajkovskij, Die ägyptische Helena di Richard Strauss, Goyescas di Granados e La vida breve di De Falla, la Passione secondo Giovanni di Bach, Euryanthe di Weber, Opričnik di Čajkovskij, Alfonso und Estrella di Schubert, Hans Heiling di Marschner, Chérubin di Massenet, Die Vögel di Braunfels, Lucia di Lammermoor di Donizetti. È in preparazione l'edizione discografica di A Village Romeo and Juliet di Delius. Per la Rai ha registrato, nel 1998, La Bohème (con Andrea Bocelli nel ruolo di Rodolfo), trasmessa in tutto il mondo, e, nel 2003, Don Pasquale (edito in dvd da Rai Trade).

Christina Daletska - Mezzosoprano
Ucraina, è una delle cantanti emergenti sulla scena internazionale. Lo attestano le collaborazioni con Pierre Boulez, Nello Santi, Daniel Harding, Riccardo Muti, Thomas Hengelbrock, Christopher Hogwood e la presenza sui palcoscenici dei teatri dell'opera di Zurigo, Londra, Parigi, Bordeaux, Vienna, Lipsia, Madrid, Oslo, Dortmund, Bremen e del Festival di Salisburgo. L'artista ha collaborato con l'Ensemble Intercontemporain, l'Orchestra del Mozarteum di Salisburgo, l'Ensemble Balthasar-Neumann, la Tonhalle Zurigo e i Filarmonici di Essen. L'estesa tessitura e la duttilità vocale hanno permesso a Christina Daletska di affrontare un repertorio molto ampio, da Haydn, Mozart e Rossini (Cherubino, Rosina, Lucilla, Idamante, Angelina, Zerlina, Hänsel), sino alla musica dei nostri giorni (Luigi Nono, Bernd Alois Zimmermann, Philippe Manoury, Georges Aperghis), di cui è attenta e richiesta interprete. Negli ultimi anni ha debuttato alla Philharmonie Berlin, al Wiener Konzerthaus, al Muziekgebouw Amsterdam, alla Elbphilharmonie Hamburg, alla Philharmonie Luxembourg e alla Fenice di Venezia. Christina Daletska parla sette lingue ed è ambasciatrice ufficiale di Amnesty International Svizzera.

Valentina Farcas - Soprano
Nata in Romania, dopo il diploma in pianoforte alla Musikakademie di Bucarest, intraprende lo studio del canto alla Musikhochschule di Essen, diplomandosi con lode. Valentina Farcas ha lavorato con alcuni dei più importanti direttori del nostro tempo, tra cui: Riccardo Muti, Riccardo Chailly, Kirill Petrenko, Jaap van Zweden, Nikolas Harnoncourt, Kurt Masur, Fabio Luisi, Rene Jacobs, Fabio Biondi, Ivor Bolton, Paavo Järvi, Jeffrey Tate, Bruno Bartoletti, Bertrand de Billy, Thomas Hengelbrock, Alessandro de Marchi, Riccardo Frizza, Christopher Hogwood, Jonathan Nott, Stefan Anton Reck. Tra i registi figurano: Stefan Herheim, Damiano Michieletto, Barrie Kosky, Laurent Pelly, Daniele Abbado, Cristina Muti, Guy Joosten. Si è esibita al Theater an der Wien, al Festival di Salisburgo, al Teatro Regio di Torino, al Maggio Musicale Fiorentino, alla Komische Oper di Berlino, alla Filarmonica di Hong Kong, all'Opera di Dallas, al Teatro di San Carlo di Napoli, al Teatro Regio di Parma, alla Nationale Opera di Amsterdam, all'Opéra National de Lyon, alla Semperoper Dresden, al Festival di Ravenna, al Savonlinna Festival, al Festival di Spoleto, all'Opéra de Lausanne, al Théâtre des Champs-Elysées, al Théâtre du Capitole de Toulouse, al Teatro Municipal de Santiago e al Wiener Musikverein. Gli impegni della Stagione 2018-2019 includevano: Sinfonia n. 2 e Sinfonia n. 8 (Soprano II) di Mahler con Fabio Luisi al Maggio Musicale Fiorentino, Don Giovanni (Zerlina) con Gérard Korsten al Teatro Lirico di Cagliari, concerti con la NHK Symphony Orchestra di Tokyo e Paavo Järvi, Messa in do minore di Mozart al Festival di Bad Kissingen con Paavo Järvi e la Deutsche Kammerphilharmonie di Brema, Arabella (Zdenka) di Richard Strauss all'Opera di Zurigo con Fabio Luisi e la regia di Robert Carsen. Per le celebrazioni beethoveniane del 2020 ha partecipato a sei esecuzioni della Nona Sinfonia con l'Orchestra Verdi di Milano sotto la direzione di Claus Peter Flor. Tra gli impegni della Stagione 2021-2022 ci sono il Te Deum di Bruckner con l'Orquesta Nacionales de España di Madrid diretta da Xian Zhang, Sinfonia n. 2 di Mahler e Deutsches Requiem di Brahms con Fabio Luisi e il DR Symfoniorkestret a Copenaghen, Elias di Mendelssohn con Fabio Biondi al Teatro Regio di Torino, un ritorno a Hong Kong con Requiem di Brahms e Exultate Jubilate di Mozart, la Nona Sinfonia di Beethoven al Sankt Pölten Musikfestival con Yutaka Sado, Jahreszeiten di Haydn al Festival di Rheingau. Per le prossime stagioni sono previste anche Despina in Così fan tutte all'Opera di Zurigo, Woglinde/Waldvogel nel Ring des Nibelungen a Dallas diretta da Fabio Luisi.

Patrick Grahl - Tenore
Nasce a Lipsia, studia canto con Berthold Schmid e si diploma nel 2013 alla Musikhochschule della sua città natale. Collabora con direttori quali: Sir John Eliot Gardiner, Giovanni Antonini, Daniele Gatti, Hartmut Haenchen, Ludwig Güttler, Andrew Manze, Leopold Hager, Omer Meir Wellber, Stefano Montanari, Philipp Herreweghe e Hans-Christoph Rademann. L'artista collabora regolarmente con il Thomaner Chor di Lipsia e con il Dresdner Kreuzchor. Fra gli impegni recenti si ricordano: Don Giovanni (Mozartfest Würzburg), Acis and Galatea (Klangvokal Musikfestival Dortmund e Händel-Festspiele Halle), Tristan und Isolde ed Elektra (Festival Mémoires, Lione), Fidelio e La Creazione (Théâtre des Champs Elysées), Don Giovanni (Teatro La Fenice, Theater an der Wien). Nella stagione in corso Patrick Grahl si esibisce a Colonia in Paukenmesse di Haydn per la direzione di Manfred Honeck, a Monaco in Oratorio di Natale con Andreas Scholl, a Bruxelles, Londra e Parigi, Fidelio (Jacquino) con l'Orchestra Insula e Laurence Equilbey. In Italia Patrick Grahl ha fatto il suo debutto al Festival "Anima Mundi" di Pisa in Die Schöpfung di Haydn per la direzione di Hartmut Haenchen e successivamente all'Accademia di Santa Cecilia in Paradies und die Peri di Schumann per la direzione di Daniele Gatti. Oltre ai numerosi impegni sul palcoscenico concertistico e operistico, Patrick Grahl ha anche un interesse dedicato a progetti di musica da camera e recital, ad esempio con il suo Quartetto di voci maschili "Thios Omilos" o l'ensemble Barockwerk Ost, con il quale nel 2014 ha vinto il Primo Premio dell'Advancement, premio per la musica antica assegnato dalla Saarland Radio e dall'Accademia di Musica antica del Saarland.

Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari
È stata fondata nel 1933 e ha consolidato, negli anni, un fecondo rapporto con i maggiori direttori italiani, tra cui Tullio Serafin, Vittorio Gui, Antonino Votto, Guido Cantelli, Franco Ferrara, Franco Capuana, Willy Ferrero, e con compositori quali Ottorino Respighi, Ildebrando Pizzetti, Ermanno Wolf Ferrari, Riccardo Zandonai, Alfredo Casella. Risalgono agli anni '50-'60 le apparizioni sul podio di Lorin Maazel, Lovro von Matacic, Claudio Abbado, Sergiu Celibidache, Riccardo Muti, e le collaborazioni con Gioconda De Vito, Leonid Kogan, Henryk Szering, Andrés Navarra, Dino Ciani, Maria Tipo, Nikita Magaloff, Wilhem Kempff, Martha Argerich. In questi ultimi anni l'Orchestra ha collaborato, tra gli altri, con direttori come Lorin Maazel, Georges Prêtre, Emmanuel Krivine, Mstislav Rostropovich, Ton Koopman, Iván Fischer, Frans Brüggen, Carlo Maria Giulini, Gennadi Rozhdestvensky, Rafael Frühbeck de Burgos, Neville Marriner, Christopher Hogwood, Hartmut Haenchen e con solisti come Martha Argerich, Aldo Ciccolini, Kim Kashkashian, Viktoria Mullova, Misha Maisky, Truls Mørk, Sabine Meyer, Yuri Bashmet, Salvatore Accardo. Dal 1999 al 2005 Gérard Korsten ha ricoperto il ruolo di direttore musicale e ha, fra l'altro, diretto in prima esecuzione nazionale, Die ägyptische Helena di Richard Strauss, Euryanthe di Weber e A Village Romeo and Juliet di Delius, mentre nella stagione 2007-2008 George Pehlivanian è stato direttore ospite principale. Negli ultimi anni l'Orchestra ha collaborato regolarmente con Lorin Maazel, compiendo nel 1999 una tournée in Europa ed eseguendo con successo una serie di concerti. Nel 2002 ha rappresentato l'Italia nella rassegna "Italienische Nacht", organizzata dalla Bayerischer Rundfunk al Gasteig di Monaco di Baviera e trasmessa in diretta dalla radio bavarese. Nel 2005 ha suonato in un concerto in onore del Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi. Nel 2010 ha partecipato al 98° Festival di Wiesbaden con Lucia di Lammermoor per la direzione di Stefano Ranzani e la regia di Denis Krief, riscuotendo un grande successo. Recentemente, nell'ambito di un progetto di internazionalizzazione del Teatro Lirico di Cagliari, realizzato e promosso in collaborazione con l'Unione Europea, il Governo Italiano e la Regione Sardegna, l'Orchestra è stata invitata dalla New York City Opera per l'esecuzione di La campana sommersa di Respighi, ricevendo il plauso del pubblico e della critica. Negli ultimi anni, anche nell'ambito della rassegna "Cinque passi nel Novecento", ha eseguito, in prima assoluta, composizioni per orchestra che il Teatro Lirico di Cagliari ha commissionato a compositori come Sylvano Bussotti, Giorgio Tedde, Azio Corghi, Fabio Nieder, Alberto Colla, Carlo Boccadoro, Franco Oppo, Francesco Antonioni, Ivan Fedele, Michele Dall'Ongaro, Filippo Del Corno, Vittorio Testa, Sergio Rendine, Orazio Sciortino. Per la casa discografica Dynamic ha inciso opere in prima esecuzione in Italia, quali: Die Feen di Wagner, Dalibor di Smetana, (premiate, rispettivamente, da "Musica e Dischi" quale miglior disco operistico italiano del 1997, e da "Opéra International" col "Timbre de Platine" - gennaio 2001), Čerevički e Opričnik di Čajkovskij, Die ägyptische Helena di Richard Strauss, Euryanthe di Weber, Alfonso und Estrella di Schubert, Hans Heiling di Marschner, Chérubin di Massenet, Lucia di Lammermoor di Donizetti. Ha inciso, inoltre, Goyescas di Granados e La vida breve di De Falla, La Passione secondo Giovanni di Bach, La sonnambula di Bellini, I Shardana di Porrino per la Dynamic, Don Pasquale per Rai Trade e La leggenda della città invisibile di Kitež e della fanciulla Fevronija di Rimskij-Korsakov per Naxos. Per la Rai ha registrato, nel 1998, La Bohème trasmessa in tutto il mondo.

Matthias Winckhler - Basso 
Nato a Monaco nel 1990, ha studiato all'Università Mozarteum di Salisburgo con Andreas Macco e Wolfgang Holzmair, perfezionandosi poi con Matthias Goerne e Markus Hinterhäuser. Ha vinto importanti concorsi (Concorso Mozart a Salisburgo, Concorso Bach a Lipsia) e ha fatto parte dell'ensemble di canto dell'Opera di Hannover dal 2015 al 2018, dove si è esibito in Le nozze di Figaro, Die Zauberflöte, Werther, L'elisir d'amore. Nel 2018 ha debuttato in Die Tote Stadt di Korngold al Théâtre du Capitol de Toulouse. Lavora regolarmente con l'Akademie für Alte Musik di Berlino, Camerata Salzburg, Mozarteumorchester Salzburg, Bach Collegium Japan, Wiener Philharmoniker ed è stato invitato ai numerosi festival come i Salzburger Festspiele, Kissinger Sommer, Thüringer Bachwochen, Bachfest Leipzig, Schleswig-Holstein Musik Festival, Rheingau Musik Festival. Tra i direttori con i quali ha collaborato spiccano: Giovanni Antonini, Helmuth Rilling, Jordi Savall, Hans Graf, Gianandrea Noseda, Pablo Heras-Casado, Enoch zu Guttenberg, Hans-Christoph Rademann e Masaaki Suzuki. Nel campo della musica contemporanea ha partecipato a numerose prime mondiali, lavorando con i compositori Nikolaus Brass, Friedrich Cerha, Manfred Trojahn e Gerhard Wimberger. In Italia si è esibito recentemente per l'Orchestra Verdi di Milano e per il Teatro Petruzzelli di Bari (Petite Messe solennelle).

 

 

© Ufficio Stampa Teatro Lirico di Cagliari

Comunicato stampa concerto 8 gennaio
Locandina concerto 8 gennaio
Complessi artistici concerto 8 gennaio
Stagione concertistica 2022

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